UDITE UDITE
Sull’Huffington Post trovo questo: “Chi percepisce pensioni più alte ha un tasso di mortalità più basso della media nazionale e questo ci dice che interventi perequativi sugli assegni in essere avrebbero ‘un impatto sul sistema pensionistico ancora più forte’ diventando una ‘fonte di risparmio importante’. LO HA DETTO IL PRESIDENTE DELL’INPS, TITO BOERI [maiuscolo mio], aprendo il convegno dell’Ordine degli attuari. ‘Rafforza l’idea – ha detto a proposito dell’indagine che rileva un’aspettativa di vita a 65 anni più alta per chi percepisce pensioni più generose – che interventi perequativi potrebbero essere fonte di risparmio importante’. Non si risparmierebbe infatti solo sull’importo dell’assegno ma anche sulla durata della corresponsione dell’assegno”.
Le affermazioni riportate tra virgolette semplici dovrebbero essere quelle proferite da simile “alto” personaggio sulla base di studi statistici che, pure quelli, andrebbero ricoperti con la “bassa produzione umana” il cui nome inizia per “m”. Se non erro questo “bel tomo” propone interventi al ribasso sulle pensioni al di sopra dei 2500 lordi (o addirittura 2000?) onde riportarle alla media nazionale; con ciò stesso, stando a quanto appena citato, riducendo pure la vita media di quote di pensionati, il che farebbe risparmiare l’Istituto che dirige con lauto stipendio (sarebbe per favore possibile sapere quanto percepisce l’esimio “necrofilo”?). Quando quest’ultimo avrà attuato le sue idee mortifere, sarà possibile accusarlo di “omicidio premeditato”? Non credo, passerà per eroe.
Se avesse vinto il SI, le idee di costui sarebbero già nel listino del vecchio governo. Adesso, i tempi saranno più lunghi, ma grazie al progetto che ho già indicato nel precedente articolo – una bel minestrone tra renziani e berlusconiani (o chi per essi) – certi propositi saranno realizzati entro il prossimo anno. E non ci saranno solo gli interventi “perequativi” sulle pensioni (e sulla vita media dei pensionati e quindi anche degli italiani, con grandi svantaggi per tanti giovani aiutati da padri e nonni). Se la vedranno brutta anche quegli imprenditori che non siano semplici “cotonieri”, cioè “complementari” all’economia Usa o la parte più alta (e ristretta) di coloro che vivono di turismo e di moda. Non parliamo dei lavoratori salariati, per i quali – sempre per questi economisti e statistici degli istituti “ufficiali” – aumenta l’occupazione; cioè aumenta in realtà il precariato e i salari da fame, ulteriormente favoriti dalla massiccia e incontrollata accettazione degli immigrati. E la politica estera cercherà di adeguarsi al cambio di presidenza statunitense con una vocazione al servilismo tipica di questi sciagurati, che continuiamo a sopportare al governo.
Purtroppo, perfino chi è nettamente contrario a questi politicanti non si rende conto che contrastarli secondo le modalità in uso presso le “opposizioni ufficiali” favorisce i loro progetti e condurrà quindi al progressivo impoverimento di questo nostro paese, che sarà ridotto al rango di paese industriale minore e di grande bacino di sopravvivenza di torme di uomini in fuga da aree sottosviluppate. E’ indispensabile passare in tempi non secolari ad una importante agitazione popolare per il rigetto di questi minuscoli parassiti, saliti agli onori della politica dove ci sono stati ben altri personaggi. Altrimenti, passerà al massimo un altro quinquennio e l’Italia sarà ridotta quasi allo stremo. Quando la si smetterà di andare solo in cerca di voti? Mi sembra di capire, anche dalle reazioni di chi mi legge, che siamo ben lontani dalla consapevolezza dei danni arrecati da questa presa in giro chiamata “democrazia”. Non è nulla del genere; arriveremo così ad essere governati da autentici pigmei del cervello e privi di una qualsiasi moralità. Sta decadendo tutto: politica, amministrazione statale, conduzione dell’economia, ogni cosa insomma. Questa “democrazia” è solo la “danza dei sette veli” di Salomè ed è durata fin troppo; ormai temo che siamo arrivati al settimo o almeno al sesto. Salomè nuda dicono che fosse un piacevole spettacolo; la nostra “democrazia” proprio no. E’ orrenda, gobba, guercia, con una gamba di legno, cicatrici profonde sul viso, tutte piaghe rossastre lungo corpo e gambe. Impediamole di spogliarsi ancora!