Un bivacco di manipolatori
Il Parlamento Europeo ha approvato recentemente una risoluzione nella quale: “Condanna la guerra di aggressione non provocata, illegale e ingiustificata della
Russia contro l’Ucraina. Condanna la falsificazione sistematica e l’uso da parte del regime russo di argomentazioni storiche distorte, come quelle relative al patto Molotov-Ribbentrop. Condanna il fatto che la Federazione russa non abbia accertato le responsabilità per i crimini sovietici. Ribadisce il suo pieno sostegno alle indagini in corso da parte del procuratore della Corte penale internazionale (Cpi) riguardo alla situazione in Ucraina… accoglie con favore l’adesione formale dell’Ucraina alla Cpi. Ribadisce la sua richiesta di istituire un tribunale speciale incaricato di indagare e perseguire il crimine di aggressione commesso dai dirigenti della Federazione russa contro l’Uc ra i n a. Contrasta tempestivamente e rigorosamente la disinformazione e la manipolazione delle informazioni e le ingerenze straniere da parte della Russia… sostenendo i media di qualità e il giornalismo professionale, in particolare il giornalismo investigativo che svela
la propaganda russa. Esprime profonda preoccupazione per i recenti annunci dei dirigenti delle imprese di social media. Chiede di vietare, all’interno dell’Unione, l’uso dei simboli nazisti e comunisti sovietici, così come dei simboli dell’attuale aggressione russa contro l’Ucraina”.
Prendiamo una per una queste decisioni per dimostrare quanta ignoranza e falsità alberghi nel Parlamento europeo. La guerra tra Russia e Ucraina è precisamente un caso di guerra provocata. In fondo, come ogni guerra. Lo affermava già in un libro degli inizi del secolo scorso Arthur Ponsonby: “l’aggressore è sempre il nemico”. E’ insomma un vecchio trucco quello addossare ogni responsabilità in capo alla controparte. Invece, individuare le maggiori responsabilità nello scoppio dei conflitti è uno di quegli esercizi, quasi senza fine, su cui gli storici si ‘mangiano’ il cervello. Ricordiamo che la cosiddetta alleanza difensiva dei Paesi occidentali chiamata NATO, corrompendo e foraggiando le classi dirigenti post-sovietiche e approfittando della debolezza di Mosca dopo l’implosione dell’Urss si è estesa fino ai confini russi generando un problema di sicurezza per questo Stato. La guerra in Ucraina è la conseguenza di questa ‘marcia’ fino a Kiev. Inoltre, per stare ai fatti più recenti, Usa e Uk anche quando, dopo l’inizio dell’operazione speciale i due contendenti avevano raggiunto un accordo, hanno lavorato per farlo saltare in ogni modo, persino eliminando negoziatori di parte ucraina servendosi dei naziukraini (che ora rinnegano nel parlamento europeo).
Le argomentazioni distorte sul patto Molotov-Ribbentrop non sono (solo) quelle russe. Ognuno giustifica le proprie scelte internazionali in base alle esigenze della fase storica. Prima di quel patto altri paesi europei avevano provato ad accordarsi con i tedeschi (Polonia compresa). Soprattutto, i russi avevano percorso ogni via e argomentazione per convincere gli Occidentali a fermare Hitler fino a che furono costretti a scegliere la strada più breve e obbligata a causa della sordità delle democrazie, discutendone direttamente con il ‘diavolo’ considerato che gli angeli erano troppo impegnati a non fare nulla di buono (intese che la Germania rinnegò alla prima occasione, sospinta segretamente dagli Occidentali ad invadere il gigante dell’Est perché agli americani non dispiaceva l’idea di dar sfogo ai tedeschi in tale direzione).
Prima che la Federazione Russa riconosca i crimini del comunismo gli inglesi, gli Americani e gli europei dovrebbero riconoscere quelli del capitalismo, del colonialismo, dell’imperialismo e della democrazia da esportazione che continua a mietere vittime e a produrre ingerenze in ogni dove. Sulla Cpi non ne parliamo nemmeno, perché buona quando colpisce i nemici e pessima se ogni tanto fa finta di perseguire gli amici. Sulla manipolazione russa dell’informazione non possiamo dire altro che quanto qui esposto basta e avanza già a certificare che di manipolazione e propaganda noi siamo altrettanto maestri, ma superiamo i russi in ipocrisia e doppia morale. Quanto all’ assimilazione tra nazismo e comunismo c’è da riderne. Vietare i simboli di due ideologie collegati a sistemi defunti vuol dire andare a caccia di fantasmi. Si dovrebbero vietare i simboli della democrazia che però non sono ben definiti, pertanto si vieti direttamente la democrazia per dare un senso di vera libertà a tutti. Del resto, la democrazia infiltrata di capitalismo e liberismo ne ha ammazzati più di fascisti e comunisti messi insieme. Ora però che la democrazia ha pure smesso di fingere di essere per la libertà di espressione, con il controllo dei social media, la si chiami col suo vero nome: dittatura con altri mezzi e strumenti.
Il parlamento europeo è una sentina politica dove si esiliano gli individui più scarsi dei panorami politici nazionali, non c’è da sorprendersi se produca simili cacate che puzzano di idiozia generalizzata.