Un'iniziativa strategica politicamente orientata di Jean Geronimo (III parte)
(fonte geostrategie.com, trad. di G.P.)
Neutralizzazione della funzione politica dell’atomo
Nella sua finalità latente, lo scudo ABM mira a controllare il ritorno della Russia riducendo da un lato, la sua forza di proiezione sulla scena internazionale e dall’altro, la sua sovranità strategica sullo spazio post-sovietico. Si tratta, in un certo qual modo, di impedire alla potenza russa di utilizzare l’atomo come leva politica nella sua sfera d’influenza, in previsione del suo rafforzamento. L’atomo appare come un elemento strutturale della potenza russa sovietico-federale e simbolizza un legame identitario con il suo vecchio statuto di grande potenza. Permette alla Russia, con la sua proiezione di grande potenza, di fare ascoltare la sua voce e soprattutto, di pesare sulle grandi decisioni internazionali. In un passato non così lontano, la minaccia di un attacco nucleare preventivo è stata il vettore dell’espansione ideologica del comunismo e della sua difesa di fronte alle velleità aggressive del nemico americano. All’epoca della guerra fredda, gli Stati Uniti hanno così aderito all’idea di una prima "scoccata" strategica, allo scopo di destabilizzare la sfera comunista e fermare la sua espansione sotto la direzione sovietica. Ciò ha profondamente segnato la memoria strategica russa, obbligandola ad una veglia permanente. Sul piano storico, l’atomo ha svolto un ruolo chiave nella logica di sicurezza della Russia. Ha in particolare rafforzato la sua struttura di difesa periferica, sulla base di una coltre protettiva formata oggi dalla CSI. Quest’ultima forma del resto il suo “estero prossimo” secondo la terminologia russa, che significa la sua zona di interessi vitali. In altri termini,
La sfida dell’ ABM è dunque al cuore di una lotta d’influenza imperiale in Eurasia tra i due vecchi nemici della guerra fredda. In questo senso, si può considerare che la strategia offensiva degli Stati Uniti nella zona post-comunista mira, infine – via ABM – ad instaurare una nuova forma di dipendenza politica di questa zona in relazione alla sua leadership trionfante. Tramite una manipolazione avveduta degli attori chiave della scacchiera eurasiatica, si tratta ormai per l’America di blindare la sua supremazia mondiale. Ciò è esplicitamente definito nella linea Brzezinski: “la longevità e la stabilità della supremazia americana sul mondo dipenderanno interamente dal modo in cui (gli Stati Uniti: jg) tratteranno o sapranno soddisfare i principali attori geostrategici presenti sulla scacchiera eurasiatica e come riusciranno a gestire i perni geopolitici chiave in questa regione”(34). Nello stesso tempo, la strategia ABM cerca di penetrarre in uno spazio post-sovietico a lungo proibito e soprattutto, gettare le basi di una sovranità stabile, lontana da minacce esterne. Ma questa sovranità mira anche, in modo insidioso, a rafforzare le posizioni di Washington ”nel grande gioco eurasiatico" centrato sul controllo delle risorse e dei “corridoi” energetici. Protetta dal suo scudo, l’America potrà estendere i suoi interventi nella zona caucasica e centro-asiatica, per rafforzare le sue pressioni politiche sui regimi post-sovietici e per questa via, la sua influenza potenziale. Sulla base di una strategia preventiva emancipata dal diritto internazionale ed elevata alla stregua di un dogma da M. Walzer (35) – il teorico liberale della guerra giusta – l’America potrà instaurare una forma di sovranità legittima in nome di una "ideologia universalista”, secondo l’espressione di R. Kagan (36). Fino ad oggi, Washington ha sostenuto politicamente e finanziariamente la disposizione delle pipelines che passano attraverso il territorio russo per comprimerne il monopolio energetico nonchè il potere di Mosca nella regione. Nelle sue grandi linee, questa strategia diviene chiara con la costruzione della conduttura BTC (Bakou-Tbilissi-Ceyhan) fortemente sostenuta da Z. Brzezinski, per sviluppare il "pluralismo geopolitico” nella zona post-sovietica isolando ed indebolendo Mosca. Secondo quest’ultimo, “la stabilità del pluralismo in Eurasia (…) mira ad impedire l’emergenza di una potenza unica suscettibile di esercitare il suo dominio”(37). Si percepiscono così gli elementi di una strategia coscientemente imperniata sulla rimozione politica della potenza russa e che iscrive l’ ABM in una strategia più globale su scala eurasiatica.
note
20 – www.solidariteeetprogres.org, ‘’Discours de Vladimir Poutine à
21 – ‘’Concept de sécurité nationale de la fédération de Russie’’, op. cit.
22 – www.fr.rian.ru, ‘’ ABM: Moscou dénonce la “hâte” de Washington’’, 8/11/2007.
23 – www.fr.rian.ru, ‘’ABM : Washington vise désormais le Caucase’’, 7/11/2007.
24 – www.fr.rian.ru, ‘’ ABM: une volonté de modifier l’équilibre des systèmes de défense européens’’, I. Balouïevski, 15/12/2007.
25 – www.fr.rian.ru, ‘’
26 – ‘’Concept de sécurité nationale de la fédération de Russie’’, op. cit.
27 – www.fr.rian.ru, ‘’ABM : les américains oublient les leçons de la crise de Cuba’’, V. Essine, 11/10/2007.
28 – Fontanel J. (1998, p.6) : ‘’L’économie russe, ou la transition douloureuse’’ in ‘’L’avenir de l’économie russe en question’’, PUG (sous la direction de).
29 – ‘’Concept de sécurité nationale de la fédération de Russie’’, op. cit. Souligné par moi.
30 – Brzezinski Z. (1997, pp. 18-19), op. cit. Souligné par moi.
31 – Kissinger H. (2004, pp. 105-106).
32 – L’organisation de coopération de Shanghai (OCS) est une organisation régionale qui regroupe
33 – GUAM (Géorgie, Ukraine, Azerbaïdjan, Moldavie) : alliance politique, économique et stratégique destinée à renforcer, hors de la tutelle russe, l’indépendance et la souveraineté de ses pays membres. Cette alliance fait l’objet d’une véritable controverse : instrumentalisation américaine ou démarche volontaire ?
34 – Brzezinski Z. (1997, p. 250), op. cit. Souligné par moi.
35 – Walzer M. (1998): ‘’The Hard Questions: Lone Ranger’’, The New Republic, 27/04/1998.
36 – Kagan R. (2006, p. 234), op. cit.
37 – Brzezinski Z. (1997, p. 266), op. cit. Souligné par moi.
38 – ‘’Геополитика : Русская рулетка‘’, Brzezinski Z., Vedomosti, 30 mars 2005.