Un'iniziativa strategica politicamente orientata di Jean Geronimo (ultima parte)*
(NdT, gp) Gli articoli tradotti non rappresentano necessariamente le opinioni del gruppo di lavoro di questo blog, tuttavia è nostra intenzione far passare quante più informazioni possibili su tali argomenti (geopolitica e finanza internazionale, in primo luogo). Il lettore attento saprà farne un uso oculato e politicamente finalizzato.
Oggi, Mosca considera come “minaccia maggiore” per la sua sicurezza le manovre di stati o di organizzazioni internazionali che mirano a ridurre la sua influenza come centro di potenza nel sistema mondiale. A medio termine, il declino della sua influenza nella zona post-sovietica potrebbe essere accelerato da un lato, dall’estensione eurasiatica dello scudo anti-missile americano e dall’altro, dall’ampliamento della NATO nelle sue zone periferiche. Ma queste misure politicamente orientate hanno riattivato il timore ancestrale dell’accerchiamento, ormai presente nel discorso strategico russo. Ciò è esplicito nelle opinioni del generale Gareev, presidente dell’accademia delle scienze militari di Mosca, in occasione della sua relazione sulle grandi linee della nuova dottrina militare della federazione della Russia, il 20 gennaio 2007: Si mantengono minacce militari che pesano sulla Russia, esiste un rischio di conflitti armati e, in alcune circostanze, anche di scoppio di una guerra più ampia. Le grandi potenze vogliono ovviamente effettuare un salto qualitativo per giungere alla supremazia tecnologico-militare; potenti dispositivi di forza, che destabilizzano considerevolmente l’equilibrio militare, sono dispiegati alle porte della Russia. Non si può neppure ignorare il fatto che
Per riprendere un’analisi recente, si tratta di un “ritorno all’atomo rosso”, sulla base delle vecchie norme strategiche sovietiche (42).
Questa volontà strutturale della Russia di equilibrare la minaccia ABM, conformemente al principio del bilanciamento strategico, si traduce oggi, allo stesso tempo, nell’indurimento della sua dottrina militare e nell’aumento sensibile del suo bilancio di difesa (43).
Ora, l’ampliamento delle spese militari inquieta gli americani e giustifica una stretta sorveglianza, secondo il Segretario di Stato americano C. Rice (44).
Nella sua essenza, l’estensione dell’ABM pone dunque il doppio problema dello statuto dell’atomo nella regolazione degli equilibri geopolitici e del suo peso come criterio di potenza internazionale, al quale è attaccata
Nel suo ammonimento di Monaco che denuncia l’illegittimità del mondo unipolare, sotto l’impulso dell’America come “avanguardia di una rivoluzione liberale planetaria”(46), Vladimir Putin ha ampiamente sottolineato tutto ciò.
Jean Geronimo est Docteur en Sciences économiques, Spécialiste de l’URSS et des questions russes, Université Pierre Mendès France, Grenoble, CREPPEM Centre des Recherches Economiques sur
note
39 – www.voltairenet.org, ‘’Général Gareev :
40 – www.fr.rian.ru, ‘’Les Etats-Unis n’excluent pas la possibilité d’un affrontement direct avec
41 – www.fr.rian.ru, ‘’Les forces nucléaires russes doivent pouvoir riposter à toute agression’’, 20/11/2007. Souligné par moi.
42 – www.regard-est.com, ‘’Le retour de l’Atome rouge, amorce d’une guerre tiède ?’’, J. Geronimo, 30/09/2007.
43 – Les chiffres officiels (sous-estimés) indiquent, entre 2005 et 2007, une hausse de 50% du budget de défense, évalué à 5% du PIB russe (contre 2% pour les pays européens de l’Otan). Certains experts occidentaux évaluent ce budget au double (10% du PIB).
44 – www.fr.rian.ru, ‘’Les Etats-Unis préoccupés par l’augmentation rapide des dépenses militaires russes’’, 15/10/2007.
45 – A partir de 1985, dans le cadre de
46 – Kagan R. (2006, p. 234).