“UN’ORGIA DI TRADITORI” di F. D’Attanasio
Quel che si sta profilando per Finmeccanica ad opera della magistratura (pilotata e completamente sviata da quelli che dovrebbero essere i suoi veri compiti in una nazione degna di questo nome) è il segno evidente che questo paese è alla deriva, senza un’autentica classe dirigente autonoma, in grado di guidarla. E’ veramente incredibile che un’azienda come Finmeccanica, leader mondiale nel suo settore di competenza, sia lasciata in balia di questa magistratura che non ha più il minimo senso dello Stato.
Dopo l’Eni (per fortuna con scarso successo, per ora) si tenta di scardinare un’azienda il cui valore strategico è fondamentale per una nazione che voglia mantenere un minimo di dignità, ed intenda muoversi con un certo grado di efficacia sullo scenario internazionale sempre più agguerrito senza essere presa a pesci in faccia. I poteri stranieri che ben conosciamo e che hanno iniziato la loro opera nei lontani primi anni novanta, hanno il preciso obiettivo di innalzare sempre più il livello di caos e disorientamento, in maniera tale da spianare la strada a qualche forza politica (risultato di chissà quale alchimia) che con la scusa dell’emergenza sia in grado finalmente di attuare pienamente quei piani che non ci si può più permettere che languiscano. Annientare ogni forma politica, sociale ed economica (non solo in Italia ma in tutta l’Europa) che non abbia intenzione alcuna di sdraiarsi ai piedi degli americani è diventato compito troppo importante per questi ultimi, in vista proprio dell’acuirsi dello scontro multipolare. E la battaglia per il rinnovamento etico e morale farà da battistrada, così come è gia successo con mani pulite. E tutti i servi ben pagati dallo straniero diranno: l’opera di pulizia iniziata con mani pulite non è terminata, deve essere portata a compimento. Ma la stragrande maggioranza del popolo italiano si lascerà ancora una volta ingannare?
Il ribadire costante e con forza i principi della trasparenza, del libero mercato governato da regole nuove all’altezza delle nuove sfide, sembra essere la scelta fatta, dal punto di vista della propaganda ideologica, dai dominanti e sub-dominanti attuali. D’altronde quel che sta succedendo in campo finanziario è significativo in tal senso, si è arrivati addirittura a formulare, in sede Ocse, una sorta di patto per moralizzare la finanza stessa, un decalogo dell’etica (ma quand’è che il popolo inizierà a sentirsi realmente prese per il c…o?), il cosiddetto mondo occidentale è oramai diventato il “regno” dell’ipocrisia e dell’inganno, i cui capi, gente senza più un minimo di dignità, dei porci e vermi e la sua tanto declamata democrazia, così come la definì il poeta e scrittore portoghese Fernando Pessoa, “un’orgia di traditori”.