Uomini di merda

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I giornalisti sono fatti di merda, non i palazzi. Parlo dei deficienti che scrivono sulle principali testate nazionali e che danno tutti le stesse notizie, quasi con le medesime parole. E lo fanno pure pretendendo di rifilarci lezioni sulla libertà, proprio loro che sono pagati a seconda del livello di servilismo, allo scopo di fornire una versione unica dei fatti. In Russia c’è almeno la chiarezza che è qualcosa di più concreto della libertà, questa forma di superstizione occidentale che non riusciamo ad esportare se non con la forza. C’è da dire che a furia di servire si finisce per rincretinire, quindi probabilmente nemmeno si rendono più conto, lorsignori dei media e del potere condizionato, di essere decerebrati laureati ma sempre infami.
Pensare che noi italiani abbiamo dato i natali a Machiavelli e ora ci ritroviamo ad ascoltare Parsi, Sallusti o Caprarica, solo per prendere dal mazzo qualche nome ignominioso di questa triste fase.
Si potrebbe chiudere la bocca all’istante a tutti gli scemi con scatti di idiotaggine che blaterano di infiltrazione russa ricordando loro che siamo un Paese occupato da basi straniere, i nostri servizi sono una succursale della CIA e persino le nomine in certi ministeri chiave devono avvenire previa “consultazione” del Dipartimento di Stato americano. Di fronte a tutto ciò i nostri pennivendoli si preoccupano dei meri tentativi di Putin di condizionare la nostra opinione pubblica. Usiamo una metafora per farci capire meglio. Al cospetto di un male inguaribile e di un contemporaneo foruncolo epidermico i suddetti stercorari invitano i malcapitati a recarsi subito dal dermatologo anziché precipitarsi dal chirurgo o dall’oncologo. Così funziona in Italia, dove ci si allarma per niente e si trascura tutto.
Che direbbe oggi Machiavelli di noi? Stendiamo un velo pietoso ma ricordiamoci dei suoi insegnamenti. Guardiamo alla natura sociale per quello che è, evitando di trasferire ad essa e in essa i nostri pregiudizi. Chi insiste col discorso della superiorità della nostra società Occidentale, perché libera e democratica, sta narrando un qualcosa di inesistente col quale giustificare le proprie malefatte. Chi lo fa quotidianamente ha molto da nascondere e più mancano, sia l’una che l’altra, più si moltiplicano le invocazioni alla prima e alla seconda affinché avvenga l’impossibile materializzazione. Siamo camerieri in decadenza agli ordini degli USA, i quali a loro volta sono sulla via del declino ma da ex prepotenti. Precipitano anche loro ma almeno atterreranno su questa povera Europa.