VENDOLA: ALL’INIZIO ERA IL VERBO

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All’inizio era il verbo (o il nerbo?), cioè la verbosità, cioè un’apoteosi D’IO logorroico. E D’IO creò la politica terra terra, fiumi di promesse mai mantenute e montagne di parole in libertà, e poi col fango e col suo sputo, provocato da un difetto di pronuncia, impastò l’uomo nuovo di sinistra, di sponda opposta. E volle un figlio ma quei diavolacci del PD (Partito dei Demoni) si misero di traverso. Nichi desidererebbe incarnarsi in un Messia a sua immagine e somiglianza ma i cattolici democratici non ne vogliono sapere. E se venisse fuori l’Anti-Sinistro? Bisognerebbe chiamare un eteroesorcista vergine. Rosy Bindi. Vendola ha dichiarato “Farei il padre forse meglio di come ho fatto il politico”. Su questo non ci piove il diluvio universale e perciò bisognerebbe aiutarlo a ritirarsi a vita privata. Ci è bastato il Presidente Operaio che si sentiva Onnipotente pur essendo mezzo impotente, un Premier Poeta, sposa di un Signore qualunque, sarebbe troppo. Ma non è questo il punto (G), non è per i suoi gusti a letto che osteggiamo Vendola, non per la sua teoria della socializzazione dei mezzi di riproduzione sessuali, non per la caduta tendenziale del saggio di figlianza dovuto all’unione con gente dello stesso sesso. Ognuno è libero di posizionarsi come vuole, politicamente e sessualmente, ma ad uno che confonde la realtà con le sue manie non si può consentire di guidare il Paese.

Per esempio:

“prendo la penna e comincio il rito mistico-sessuale. I nostri coiti epistolari che spargono lucido sperma scritturale sul mondo”.

Nichi, sicuro che quella che hai in mano sia una penna?  Ma com’è che ogni cosa per questo letterato impegnato finisce nelle mutande? Siamo seri, uno così al massimo può scrivere la sceneggiatura di un film di Tinto Brass (il quale, non a caso, è un ex di potere operaio) ma a livelli istituzionali più elevati confonderebbe il gabinetto ministeriale con un ritrovo dell’arcigay.

“Ma l’argine è rotto, oramai/ Tu aspetta (lametta, vedetta)/ i verbi del mito/ un rutto una retta/ un dito conflitto nel mare/ salmastra/ rossastra/ vendetta/”

Eccolo qui, il vate dell’apocalisse laica che chiede lametta/vendetta per un’evirazione di massa e l’abolizione della società fallocratica.

Lasciate che si sposi e si riposi in famiglia. Meglio un Nichi genitore che un Vendola sui genitali di tutta l’Italia.