VIVA LA "DEMOCRAZIA" di GLG

Trattato Lisbona: l’Irlanda verso il si
 

Si tratta della ripetizione del referendum di un anno fa, quando “il popolo” disse no. Se però questo no è inviso ai potenti, a quelli della “democrazia da esportare in ogni dove” anche con le armi, il popolo viene fatto ri-votare e, finché non fa la “giusta scelta” (quella voluta dai “veri democratici”), lo si farà sempre ri-votare. Per cui, è facile che si ceda perché si è capita l’antifona. State sicuri che adesso non ci sarà mai più un altro referendum; quando il popolo vota “giusto”, ha “espresso democraticamente la sua volontà” per tutta l’eternità futura. Si può, e si deve a questo punto, fare dell’ironia. Non c’è però nulla di umoristico. La “democrazia occidentale” è morta, esprime esclusivamente ciò che vogliono gruppi di potenti (in sorda lotta fra loro), tutti più o meno subordinati al capofila di questa stanca e putrefatta farsa della “libera volontà del popolo”: gli Usa. Di conseguenza, la vera Resistenza è oggi quella contro i “liberatori”, cioè i (pre)potenti che, vincendo il nazifascismo (grazie al contributo determinante dell’Urss), ci hanno occupato, castrato, e infine affidato alle cure di loro accoliti; questi (democristiani) non erano tuttavia troppo in linea e allora, finito il pericolo dell’altra grande potenza antagonistica (nel 1991), li hanno sostituiti con gli “antifascisti” già fascisti, quelli del tradimento, del cambio di casacca, non quelli che avevano dato alla Resistenza lo stesso contributo di vittoria fornito dall’Urss alla vittoria sul piano mondiale.

 

Non crediate stia divagando. La non accettazione del voto popolare finché non vota “giusto” (come vogliono coloro che comandano, fra i quali vi è conflitto per arraffare a più non posso) è esattamente la stessa cosa della “lotta al terrorismo” per piegare i popoli che non si piegano ai diktat occidentali (cioè statunitensi), la stessa cosa della non accettazione che un paese di “democrazia occidentale” si permetta di fare un minimo di politica autonoma rispetto ai vari gruppi (sub)dominanti che, pur accapigliandosi fra loro, sono sempre alle dipendenze di corrispondenti cosche (pre)dominanti in conflitto negli Usa. Siamo vassalli; e la lotta tra vassalli esprime solo – ma “democraticamente” (anche nell’invio di soldati a morire per gli interessi dei predominanti) – la smania di dimostrarsi specialmente servili verso questo o quello di tali interessi (dei vari gruppi di questi predominanti). Dovremmo, per essere realmente liberi, sbarazzarci al più presto della “democrazia occidentale” (cioè della subordinazione ai “liberatori-occupanti”). In questa battaglia di libertà autentica, chi ancora finge la lotta tra fascismo-antifascismo è un vile servo dei (pre)potenti statunitensi. Basta inganni! Tutti uniti nella lotta contro i gruppi (pre)dominanti (al gran completo, quelli espressi da Obama esattamente come i precedenti); e uno degli obiettivi decisivi di questo urgente combattimento è lo sbaraccamento della morente, viscida, viziosa, “democrazia” del “o votate come vogliamo o vi facciamo ri-votare”. Lo si gridi a sempre più alta voce!